Il coronavirus sta minacciando la salute e l’economia mondiale, e non è ancora chiaro quale sarà l’impatto sulle vendite nazionali e internazionali. Quello che è certo è che porterà a un profondo cambiamento nelle abitudini dei consumatori.
In Cina il virus ha portato a un forte spostamento delle vendite da offline a online, e al boom nell’utilizzo di piattaforme livestream.
La Cina è il più grande mercato di e-commerce al mondo, con un valore di 1,94 trilioni di dollari di vendite.
Questo mese (marzo) stiamo assistendo a una chiara ripresa delle vendite con una straordinaria performance di Alibaba durante il festival dello shopping dell’8 marzo. Per la prima volta da quando è scoppiata la pandemia, le vendite non riguardano solo beni di consumo quotidiano, ma anche il tempo libero.
In ogni caso, non si può dire che l’epidemia abbia bloccato il settore delle vendite e-commerce nei mesi passati. In effetti, a subire il maggiore impatto è stata l’industria della moda, che salvo poche eccezioni ha registrato vendite minori nel mese di febbraio rispetto allo scorso anno.
Ma la moda è stata più l’eccezione che conferma la regola e diverse piattaforme e negozi e-commerce non hanno subito flessioni nelle vendite durante il primo trimestre del 2020.
Un esempio lampante è quello della cosmesi, come testimoniano le vendite dell’e-shop Perfect Diary, o di brand internazionali come Lancôme che hanno registrato buoni risultati durante la crisi. In particolare, le vendite di Lancôme nei mesi di gennaio e febbraio 2020 sono state pari o superiori a quelle dei mesi precedenti nel 2019.
Lo stesso è valido per il settore del F&B. Liáng Chānglín 梁昌霖, fondatore e CEO della piattaforma di e-commerce di alimenti freschi Dingdong Fresh, ha dichiarato che il suo servizio di consegna a domicilio ha visto un aumento della domanda del 300% rispetto a poco prima del capodanno cinese.
Durante questo periodo di instabilità, le piattaforme di consegna a domicilio in Cina hanno fornito un’ancora di salvezza per il suo settore F&B. Dal 26 gennaio al 10 marzo, oltre 200.000 imprenditori hanno aperto nuovi account su Ele.me (un applicazione simile a Deliveroo).
Anche JD.com (JD), la seconda piattaforma e-commerce più utilizzata in Cina dopo Tmall, ha registrato un trimestre positivo. Ancora più importante, l’azienda ha anche ispirato la fiducia degli investitori fornendo indicazioni su una crescita dei ricavi di almeno il 10%, nonostante rallentamento dell’economia cinese durante la difficile crisi generata dal COVID-19.
L’ecosistema e-commerce cinese non solo non ha rallentato le sue performance durante la crisi del coronavirus, ma le ha perfino migliorate. Questa tendenza è facilmente comprensibile: se i consumatori non possono uscire di casa, la scelta è l’online.
Di conseguenza diverse aziende, che tradizionalmente hanno sempre operato offline, hanno deciso di aprire negozi online, tra le più famose troviamo IKEA che ha aperto il suo flagship store su Tmall. In soli 5 giorni lo store ha già raggiunto 874k follower Tmall e i 15 prodotti più venduti hanno generato 408.000 RMB di vendite.
Questo passaggio di massa dall’offline all’online ha generato conseguenze importanti sulle strategie di marketing da mettere in campo, con un boom del live streaming.
Durante la giornata internazionale della donna dell’8 marzo oltre 1.000 brand hanno organizzato dirette live sui propri WeChat Mini Program.
Il grande magazzino HanGuang ha venduto prodotti per un valore di 20 milioni di RMB durante il live streaming; Luolai, un negozio di articoli per la casa, ha venduto 10 milioni di RMB di merce in 6 ore, con oltre 1,4 milioni di visualizzazioni.
Taobao Live, la piattaforma di livestream di Alibaba Group, ha assistito a un’impennata dell’attività nella piattaforma durante il mese di febbraio, quando i commercianti hanno ripreso lentamente le proprie attività e cercato un modo più efficace di raggiungere i consumatori.
Durante la prima metà di febbraio, secondo Taobao Live, le sessioni di livestream sulla piattaforma sono aumentate del 110% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo denota un tentativo delle aziende che hanno negozi online di mantenere le vendite e il coinvolgimento con i consumatori, mentre i loro negozi fisici sono rimasti chiusi.
Per i commercianti di diversi settori, il livestreaming è diventato uno strumento importante non solo per compensare il declino del business offline, ma anche per incoraggiare la creatività nel marketing e nello sviluppo delle relazioni con i clienti.
Che cosa si può fare in live streaming?
L’unico limite è la vostra fantasia. Ecco alcuni esempi di live streaming:
- Trasmettere tutorial di cucina nelle cucine dei ristoranti,
- Offrire tour virtuali di appartamenti,
- Fare concerti online,
- Mostrare il lavoro nei campi di un’azienda agricola,
- Spiegare come montare mobili…
Brand automobilistici come BMW stanno sfruttando il live streaming per presentare ai consumatori nuovi modelli di auto, interni ed esperienza di test drive.
Un altro esempio è Forest Cabin, un brand di cosmetica che ha subito una perdita di fatturato del 90% durante il Capodanno cinese a causa delle chiusura dei suoi negozi fisici. Il brand ha avviato una strategia di inversione di tendenza, concentrandosi sulle vendite online supportate da promozione livestream, e in soli 15 giorni, le vendite hanno superato del 45% le performance dello stesso periodo l’anno precedente.
Ovviamente è ancora presto per cantare vittoria, e il mercato cinese dovrà fare ancora molta strada prima di parlare di un’effettiva ripresa.
Nel frattempo, capire le tendenze, spostarsi sull’online e dare ai consumatori esperienze più interattive, sembrano essere le strategie che aprono nuove possibilità alla vendita.
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