Diversamente da quello che si pensa, la cultura del bere in Cina è ampiamente radicata nella vita quotidiana: che si tratti di cene fuori o a casa, con amici o familiari, festeggiamenti o festività, serate di puro divertimento o incontri di lavoro, bere alcol è una componente molto importante.
Potremmo dire che, tutto sommato, lo scenario cinese non differisca molto da quello occidentale. Ma se le occasioni per bere sono pressappoco le stesse, la scelta di come bere e cosa bere, è dettata da criteri differenti.
L’etichetta cinese
La tradizionale etichetta cinese prevede che l’alcol, se consumato durante i pasti per occasioni speciali, vada bevuto in un solo sorso, al suon di “Gānbēi!” (干杯), letteralmente “bicchiere asciutto”, ossia “bere tutto in un sorso”, che ha la stessa funzione del nostro “Salute” o “Cin Cin”.
Rifiutare un invito a bere, o bere senza osservare la consuetudine di finire tutto in un sorso solo, viene ad oggi considerato estremamente maleducato e inventarsi delle scuse per non farlo solitamente non sortisce alcun effetto positivo.
Essere invitati a bere durante un pasto è un buon modo per stringere delle relazioni, siano esse lavorative o di amicizia, non osservare tale usanza vorrebbe dire non essere realmente interessati a fare del business in Cina o ad intessere rapporti duraturi.
Questo brindisi cinese vi sembra una pratica un po’ difficile da seguire?
Abbiamo una buona notizia per voi!
Fino a qualche anno fa la bevanda alcolica maggiormente utilizzata per brindare era il Báijiǔ (白酒), letteralmente “alcool bianco”, un distillato di riso simile alla nostra grappa con una gradazione alcolica di circa il 40%, ma ora – fortunatamente – è sempre più frequente la scelta di bevande più leggere come birra e vino.
Possiamo tirare quindi un sospiro di sollievo, perché questa tendenza sta spianando la strada al consumo del nostro tanto amato vino.
Ma di quale vino parliamo nello specifico?
Cosa prediligono tradizionalmente i cinesi.
La risposta sembrerebbe piuttosto semplice: il vino rosso. Il crescente interesse nei confronti del vino rosso (红酒) è testimoniato dall’aumento di ricerche di questa parola su Baidu, il Google cinese, negli ultimi 4 anni.
Ma perché proprio il vino rosso?
Il simbolismo dei colori
Il rosso è un colore associato a valori positivi nella cultura cinese. È sinonimo di salute, felicità, fortuna, potere, passione.
L’influenza della televisione
Il vino rosso si vede sempre più spesso in televisione, spesso in occasione di scene positive, ad esempio quelle che coinvolgono famiglie benestanti, piuttosto che i perfetti eroi contemporanei e businessmen onesti.
Troviamo sempre più frequentemente la figura di un affascinante uomo di classe che cerca di sedurre la donna con un bicchiere di vino rosso e, questa immagine sta entrando a far parte dell’immaginario collettivo che associa vino rosso a passione e benessere.
La produzione locale
La gran parte del vino consumato in Cina è ancora di produzione nazionale e le maggiori aziende vinicole cinesi hanno tradizionalmente prodotto vino rosso. Nella mente dei consumatori, quindi, vive l’abitudine di pensare al vino principalmente come a quello rosso.
Dire genericamente vino rosso però, è probabilmente riduttivo. I cinesi hanno una forte predilezione per i vini dolci o morbidi, mentre tendono a non apprezzare particolarmente il gusto amaro e la spiccata acidità.
Non è solo il vino a fare la differenza.
Nonostante il consumo di vino stia aumentando anche all’interno delle mura domestiche, tradizionalmente è considerato un bene di lusso, da regalare o da condividere in occasioni importanti. Per questo motivo, anche l’occhio vuole la sua parte.
Diventa così fondamentale che anche il packaging rispecchi i canoni dell’estetica tipicamente cinese:
- Meglio usare una bottiglia di tipo bordolese e dalla spalla alta, questa viene associata a vini di qualità;
- Sono preferibili le bottiglie dal vetro spesso e pesante, tali caratteristiche faranno sicuramente un’ottima impressione a chi le riceverà, in quanto la sostanza della bottiglia verrà collegata al valore del vino contenuto;
- Preferite le confezioni di legno. Un vino importante vuole una bottiglia di egual valore e lo stesso ci si aspetta dall’involucro che la contiene;
- Etichetta. Non dimentichiamoci del bigliettino da visita della bottiglia. Le etichette sono più apprezzate se semplici, piuttosto tradizionali, che contengano chiaramente informazioni in merito all’origine del vino, la denominazione di appartenenza e se ha vinto qualche premio.
Come stanno cambiando gusto e tendenze.
Quanto menzionato finora è sicuramente ciò che abbiamo osservato fino ad oggi e che ancora risulta essere l’idea predominante in gran parte dei consumatori cinesi.
Certo è che, come tutti sappiamo, il mercato cinese si muove molto velocemente e così le sue tendenze.
Basta pensare che il 30% della popolazione cinese è composta da millennials, che in cinese vengono chiamati “post-80s” (八零后), in riferimento alla generazione nata negli anni ‘80 e “post-90s” (九零后) per la generazione degli anni ‘90, e sono proprio i millennials ad essere diventati il gruppo di consumatori più importante per l’economia globale.
I millennials stanno dando una scossa alla cultura cinese del bere, essendo interessati a provare cose nuove e a cambiare le tradizionali abitudini.
Uno studio di Daxue Consulting mostra che l’86% dei millennials cinesi cambierebbe le proprie abitudini legate al bere e sono pronti a comprare una bottiglia di vino che non hanno mai assaggiato.
I millennials tendono a scegliere delle bevande alcoliche che esprimano la loro identità e personalità e, per questo motivo sono pronti a spendere di più, rispetto ai baby boomers (generazione precedente) per vini dal profilo più esotico e sofisticato.
Un esempio di nuovo trend? Sicuramente quello delle bollicine ed in particolare del prosecco italiano.
Un grande contributo nella crescita del consumo di bollicine è apportato dagli appena citati millennials, che ne consumano grandi quantità specialmente in bar e club.
Una nota speciale poi va dedicata alle consumatrici donne, che hanno maturato una particolare propensione verso il vino spumante: lo prediligerebbe il 43% delle donne cinesi che consumano vino.
Maggiore mercato per i vini che meglio sposano la cucina cinese?
Se in Occidente tra gli appassionati di vino spopola la rincorsa al vino perfetto da abbinare alla pietanza servita, nella cultura cinese non funziona proprio allo stesso modo.
In primis non sempre ciò che da noi viene definita la perfetta esperienza sensoriale, è vista allo stesso modo dal consumatore cinese.
Un esempio su tutti? In occidente tenderemmo ad abbinare una pietanza piccante e grassa con un vino poco alcolico, con un leggero residuo zuccherino e una buona morbidezza e acidità, per diminuire la piccantezza in bocca e lasciare una sensazione di freschezza e pulizia.
Il palato cinese, invece, ama esaltare queste caratteristiche, e spesso predilige esattamente l’opposto, scegliendo un vino corposo ed alcolico che darà ancora più enfasi alla sensazione di piccante del piatto.
Ricordiamoci poi che la tipica cena cinese prevede che vengano servite contemporaneamente più pietanze diverse (generalmente 8 piatti caldi e diversi antipasti e snack), trovare un vino che possa abbinarsi con tutte risulterebbe praticamente impossibile e avere un numero infinito di bottiglie sul tavolo, logisticamente infattibile.
Potremmo portare avanti innumerevoli esempi di abbinamento diverso tra oriente e occidente, ma una cosa è certa: non esiste un abbinamento giusto e uno sbagliato!
Quando pensiamo che il consumatore cinese stia facendo qualcosa di errato nell’apprezzare diversamente il vino rispetto a come faremmo noi, teniamo a mente le parole dello scrittore di vino Ningbo Mei: “Gli occidentali hanno commesso degli orribili crimini nei confronti del gusto cinese, come aggiungere latte o zucchero a del tè pregiato […] abbandoniamo l’idea di abbinare un vino ad ogni pietanza […] L’unico modo ragionevole di bere vino con il cibo cinese è quello di trattare il vino come una delle pietanze sul tavolo, da degustare nel momento per noi più opportuno, alternandolo alle restante portate in una soggettiva sequenza di gusto e consistenza”.
Avendo di fronte una realtà in continuo cambiamento, non ci resta che osservare attentamente e capire la direzione che il gusto dei consumatori cinesi sta assumendo, muovendoci di conseguenza e cercando di rispondere a ciò che il mercato chiede.
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